Album di guerra

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I Partigiani del Battaglione "Prealpi" a Gemona

venerdì 8 luglio 2011

I cosacchi in Carnia nella ricostruzione di Primo De Lazzari

Primo De Lazzari, partigiano e qualificato storico della Resistenza,  cura  un Blog  (http://delazzariprimonomebocia.blogspot.com/) espressamente finalizzato a "spiegare la Resistenza" e raccogliere le relative domande dei giovani. Dalle tante interessanti pagine del Blog, segnaliamo una sintesi sull'esperienza dell'occupazione cosacca in Carnia.



Nell’estate del ‘44 i tedeschi fanno arrivare in Carnia oltre ventimila militari collaborazionisti, provenienti dalla Russia e dal Caucaso. Sono cosacchi del Don,del Terek e del Kuban, georgiani,musulmani ceceni,daghestani,calmucchi,kabardini,ingusci,osseti, accompagnati da intere famiglie e parenti vari.
La Carnia diventa il Kosakenland in Nord Italien ; questa la denominazione coniata direttamente dai tedeschi. Il Kosakenland è occupato totalmente dalla Ruskaja Osvobotelnaja Armia, pittoresca ma feroce accolita di disperati in fuga su carriaggi agricoli,trainati da cammelli e dromedari,con 6000 cavalli e bovini al seguito. Li comandano gli Atamani (generali) Piotr Nikolajevic Krasnoff e Mikail Salamakin. Vestono divise con fogge diverse, armati di mitragliatrici pesanti e cannoni. Numerosi paesi debbono evacuare gli abitanti,cedendo case,pascoli baite,boschi ai nuovi arrivati tra i quali c’è anche una strana regina ossequiata da notabili, ufficiali, pope e muezzin. Si tratta per lo più di militari scarsamente disciplinati,esuberanti che inscenano balli improvvisati sulle piazze, spesso con abbondanti libagioni, aggressivi nella repressione di ogni opposizione dei nativi e negli attacchi alle formazioni partigiane friulane.Danno anche alle fiamme baite, fienili,rifugi sequestrando cibarie,animali,legname,ortaggi. Un vero flagello, documentano storici e cronisti.

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